Il busto egiziano antico attualmente esposto al Field Museum di Chicago ha suscitato un vero e proprio scalpore tra i visitatori a causa della sua straordinaria somiglianza con la defunta icona del pop Michael Jackson. Scolpito in pietra calcarea, l’opera risale al periodo del Nuovo Regno (1550 a.C. – 1050 a.C.) ed è diventato uno degli oggetti più popolari del museo, attirando innumerevoli fan del Re del Pop.
Il viaggio di questo enigmatico artefatto a Chicago iniziò nel 1889, quando fu acquistato dal barone forestale di Chicago, Edward Ayers, al Cairo. Successivamente, nel 1899, fu donato al Field Museum e dal 1988 è esposto come parte della collezione permanente del museo, «L’Antico Egitto». Nonostante l’assenza di geroglifici sul busto, gli archeologi hanno determinato che è stato scolpito durante il regno di re Ramses o di re Tutankhamon.
Per i fan di Michael Jackson, questa scultura è diventata un luogo di pellegrinaggio, tanto che alcuni si sono interessati alla statua prima ancora di acquistare il biglietto. Molti visitatori si dirigono subito verso l’esposizione appena entrano nel museo, desiderosi di vedere con i propri occhi questa somiglianza soprannaturale. Sebbene alcuni fan possano essere tentati di toccare o baciarsi con la statua, tali azioni sono severamente vietate e il busto è protetto da una barriera di vetro.
Il mistero del naso scomparso ha suscitato molte discussioni. Sebbene il busto assomigli in modo straordinario a Michael Jackson, si tratta in realtà di una statua femminile alta 25 cm e larga 35 cm. L’assenza del naso è stata oggetto di numerosi dibattiti, con il curatore del museo che ha spiegato che «Il 95% delle statue e dei busti egiziani sono stati profanati dai primi cristiani e musulmani perché venivano usati per il culto degli idoli. Li consideravano idoli, e tagliare il naso li rendeva ‘disumani’.»
Molti visitatori stabiliscono una connessione tra il busto e il successo pop di Michael Jackson «Remember the Time» del 1993. Il video musicale della canzone è ambientato nell’antico Egitto, il che aumenta la coincidenza inquietante con l’aspetto del busto.
Anche se l’identità e lo scopo reale della statua rimangono un mistero, la sua somiglianza soprannaturale con Michael Jackson continua a affascinare i visitatori e a stimolare teorie sui viaggi nel tempo. Il busto egiziano antico al Field Museum è una testimonianza del potere duraturo sia dell’arte antica che delle icone moderne della cultura pop.